mercoledì 3 agosto 2011

povera patria

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Sono stato male interpretato. Ecco, se ne sentiva la mancanza di questa frase. Ieri un parlamentare europeo, uno degli esponenti più conosciuti di un partito che governa l’Italia - Mario Borghezio, Lega Nord - ha goffamente inviato le sue scuse alla Norvegia dopo che in una trasmissione radiofonica aveva spiegato di condividere al cento per cento le idee di Breivik, l’uomo che ha compiuto la strage a Oslo e nell’Isola di Utoya. Anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aveva definito «farneticanti» le affermazioni di Borghezio e lo aveva invitato a scusarsi con il popolo norvegese. Borghezio ieri lo ha fatto, ma a modo suo. Malgrado in ogni secondo si possano ascoltare le sue frasi su Youtube, Borghezio non ha affermato «scusate, ho detto una sciocchezza», «scusate, mi sono spiegato male», «scusate, forse era meglio se mi stavo zitto, provavo a non seminare altro odio e a rispettare maggiormente le vittime di questa immane tragedia». No, per scusarsi, ha sostenuto che le sue frasi sono state «illegittimamente travisate». Da chi? Da Youtube? Qui il problema non è il multiculturalismo. Qui il problema è la monocultura di chi non riesce, almeno quello, neppure a scusarsi davvero.

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