giovedì 11 agosto 2011

stile british

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Il Regno Unito ha la tripla A, secondo Standard & Poor’s. I roghi, gli assalti alla polizia, gli scontri per strada, i saccheggi dei negozi a Londra sembrano raccontare altro. Sembrano dire, in uno scenario che pare importato da un film di fantascienza catastrofista, che benessere e tenuta del tessuto sociale non sempre hanno una perfetta corrispondenza con gli indicatori economici. E come in altre rivolte - se davvero per quella britannica può valere questa definizione - si affaccia ancora la rete. Utilizzata però da entrambe le parti, perché se gli organizzatori dei disordini comunicano con i Blackberry, la polizia risponde mettendo su Flickr le foto dei sospetti, riprese spesso dalle telecamera della videosorveglianza nella nazione dove forse ci sono più occhi elettronici a controllare le strade. Gli indignados in Spagna, gli studenti in Cile, la rabbia della Grecia, i roghi di Londra: il mondo ha dei sussulti, mentre le borse affondano. In Italia per ora minacciano proteste i calciatori.

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