domenica 2 maggio 2010

la renata si è arenata

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Ricordate l’ultima promessa prima delle elezioni politiche sul bollo dell’auto? Beh, il bollo pagatelo perché era appunto una promessa elettorale. Quando vedete lo spot dell’acqua minerale con un settantenne che ha il fisico di un liceale ci credete fino in fondo? No. E’ la stessa cosa.

A destra o a sinistra, poco importa, le campagne elettorali sono lastricate di bei titoloni. Gli sparatutto che non mantengono molto. Come quella volta che il candidato a sindaco di Roma, Gianni Alemanno, disse che avrebbe smontato la teca dell’Ara Pacis: «La teca di Richard Meier è un intervento invasivo da rimuovere».

Ancora: «Se vinciamo il 28 maggio smonteremo la teca e la rimonteremo in periferia». Ovviamente la teca sta ancora lì e semmai verrà riadattato un muretto tanto per mostrare buona volontà.

Anche le Regionali ci hanno regalato una serie di promesse, smentite a tempo di record, addirittura a un mese delle elezioni. La vincitrice Renata Polverini giurava il 29 gennaio: «Da aprile nella nuova giunta tutte le province saranno rappresentate». Aprile sta finendo e non è vero che nella nuova giunta tutte le province sono rappresentate.

Hanno fregato proprio Frosinone, uno dei territori che più ha contribuito all’elezione della Polverini. Ieri da Frosinone sono arrivati in massa a protestare sotto la Regione, con gli amministratori ciociari infuriati tenuti d’occhio dai blindati della polizia.

Renata Polverini aveva anche promesso grande attenzione alle donne in giunta. Bene, su tredici assessori le signore sono appena due, una era la capolista della lista civica della Polverini che non è stata eletta in consiglio, l’altra viene presentata dalle agenzie di stampa come capo della segreteria particolare del ministro Scajola. Sono promesse, funziona così, è lo sparatutto della campagna elettorale. E ricordatevi di pagare il bollo dell’auto.

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