venerdì 21 maggio 2010

il codice da vinci del ministro

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Per molti la definizione “cane da guardia del potere” significa in realtà che i giornalisti devono vigilare che nessuno disturbi il potere. «Ne riparliamo domani...». Con questa frase fastidiosa l’altra sera il ministro Ignazio La Russa è riuscito a causare la reazione indignata di un conduttore moderato, stile Cnn, come Alessio Vinci. Il tema della serata di Matrix era serio, molto serio, la missione in Afghanistan.

Ma il ministro della Difesa, sguardo da non definire luciferino per non rischiare banalità e una querela da Lucifero, è riuscito a oscurare le sue buone ragioni sul proseguimento della missione. Ha preferito rumoreggiare contro i suoi interlocutori. Il ministro, che poche ore prima aveva subito il fuoco amico di Fare Futuro per avere diffuso un comunicato su Siena-Inter nel giorno della morte dei due militari italiani, alla fine ha spiegato qual era il problema: va bene invitare rappresentanti dell’opposizione, ma solo di quella opposizione d’accordo con lui. Perché un dibattito, secondo lui, bisognerebbe farlo fra chi la pensa allo stesso modo, non fra chi ha idee differenti.

Poi, quella frase «ne riparliamo domani...». A quel punto Vinci, chiamato a Matrix per sostituire l’estremista Mentana, ha dimostrato una discreta schiena dritta. Ora, se dopo il «ne riparliamo domani...» neppure il moderato stile Cnn di Vinci va più bene per Matrix, non resterà che chiamare Keanu Reeves in persona per condurlo.

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