mercoledì 19 agosto 2009

notturno sky

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Nelle sere di estate che scorrono via calde e bolse chi non ha meglio da fare spesso si affida allo zapping compulsivo sui canali a tre cifre di Sky. E ognuno si costruisce la sua mania: dagli "Sos Tata" italiani e stranieri, in cui vedi i diversi modi di essere pestiferi dei pargoli a seconda della nazionalità, agli scambi di mogli sempre molto improbabili, anche in questo caso con versioni più accettabili - quelle italiane - e più fantasiose, quella americana, in cui manca solo che una coppia dell'Illinois si mescoli con una di marziani.

Vanno molto i reality di quelli che ti cambiano la vita. Nel senso di giro vita. Con eserciti - autoctoni o stranieri - di insoddisfatti del proprio aspetto che si affidano a personal trainer e lookologi che da brutti anatroccoli grassi li trasformano in brutti anatroccoli meno grassi e vestiti un po' meno da tedeschi in vacanza a Lido di Savio.

L'universo di infinite galassie satellitari può accontentare qualsiasi palato: dalla telenovela in spagnolo per chi vuole ripassare in vista di qualche conquista programmata nel viaggio last minute già prenotato per settembre alle avvincenti partite di beach tennis.

Ma i veri eventi per il cercatore di perle di questa estate in the sky sono forse tre: il primo è già stato celebrato da molti commentatori, è il nuovo canale Fox Retro, che farebbe impazzire di gioia il Fabio Fazio di "Anima mia", in cui si replicano i telefilm più famosi di venti-trenta anni fa. Da "Arnold", che in Italia arrivò con il geniale titolo di "Harlem contro Manhattan" e che nelle prime puntate ancora non fa balenare la triste fine che avrebbero fatto i protagonisti nella vita reale (l'interprete di Willys avrà problemi di droga, quella di Kimberly morirà suicida, mentre Gary Coleman-Arnold si scontrerà in tribunale con i genitori per una lunga lite sui compensi). Fino ad arrivare ai Jefferson, telefilm su una famiglia di neri ricchi, nella cui prima puntata (1975) la governante esclama profeticamente: «Di questo passo avremo anche un presidente nero...».

La seconda perla, che magari non molti hanno visto, è la replica del reality "La più bella della classe". Anche qui si gioca sulla nostalgia. Si racconta la storia di una ragazza che, negli anni Ottanta e Novanta, era la più ammirata della classe, con le vecchie foto, le canzoni che andavano di moda, i vecchi compagni che oggi la ricordano. E poi si mostra la quarantenne di oggi, spesso con esiti simpatici - la bona della classe ha cambiato vita ed è
campionessa mondiale di pugilato femminile -, a volte crudeli - la vivace ragazza di un tempo ha avuto un incidente ed oggi è su una sedia a rotelle. Ma sono sufficienti le melodie in sottofondo dei Duran Duran o dei Pet Shop Boys e l'intervista al primo fidanzato (nella foto di classe era un figo, oggi è un quarantenne con pancia e riporto) e allo spasimante respinto (nella polaroid a 18 anni sembrava Woody Allen, oggi è un quarantenne rampante e palestrato appena sceso dalla sua Slk), per riflettere su come cambia rapidamente la fortuna nel corso dell'esistenza.

Infine - per chi davvero non ha di meglio da fare - c'è la replica di una delle ultime serie di "American Idol", talent show di enorme successo che riproduce la solita formula dei giovani cantanti che si sfidano per il successo. E c'è la solita giuria di tre personaggi che deve giudicare. E qui viene la domanda: ma quante cavolo di giurie fra Amici, X Factor, Operacion Triunfo, America's Got Talent, American Idol, Australian Idol, etc etc, quasi sempre con la stessa formuletta - il giudice buono, quello caustico, quello simpatico - ci sono in giro per il mondo? Ma soprattutto: le riincontreremo tutte nell'al di là? Alla fine dei tempi saranno la Paula Abdul di American Idol, la Ventura di X-Factor e la professoressa Celentano di Amici a decidere se ci tocca il purgatorio o il paradiso?

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