venerdì 9 dicembre 2011

la recensione di chiedimi l'amicizia sulla rivista leggere tutti

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Generazione Facebook
di Marco Piscitello

Sono tante le generazioni che lungo i decenni hanno trovato nome e definizione grazie alla letteratura: si va dalla “perduta” alla “x” alla “non generation”, solo per fare qualche esempio. Con il suo ultimo libro “Chiedimi l’amicizia” (CartaCanta Editore) Mauro Evangelisti comincia forse a tracciare il ritratto dell’ultima: la generazione social. ‘Chiedimi l’amicizia’ è infatti ormai un’espressione gergale nel linguaggio comune dei giovani navigatori del web, e riporta al nuovo modo di socializzare che dalla seconda metà degli anni zero è rappresentato da Facebook. Ma è allo stesso tempo uno slang ambiguo, capace di raffigurare, in termini più strettamente letterari, anche un po’ il suo contrario: una richiesta, cioè, solo superficiale e mai davvero intima e seriamente amicale di entrare in contatto con il prossimo. Dopo aver vinto il Premio Carver con “Johnny il nuovo”, Evangelisti si cimenta in questo suo secondo libro con una forma di narrazione frammentata, strutturando la trama in trenta capitoli che potrebbero essere anche singoli racconti conclusi (e lasciando forse così intendere una sorta di ideale separazione tra i protagonisti della storia, che può leggersi come rappresentazione stilistica della loro solitudine). Questo romanzo a flash è infatti anche un libro generazionale, che racconta di ragazzi fotografati nell’età compresa tra i 20 e i 30 anni in cui si comincia a diventare uomini e a perdere le rassicuranti certezze dell’incondizionata solidarietà adolescenziale. Sandro e Giovanni, i due amici che più di tutti Evangelisti sceglie come protagonisti, si perdono nel primo capitolo per poi ritrovarsi davvero solo nell’ultimo, come se l’autore volesse indicare un percorso di crescita che passa forzatamente dalla sofferenza del distacco per trasformare la giovinezza in maturità. Novità assoluta, dal punto di vista narrativo, è la tesi che anche i freddi social network possano comunque rappresentare un’estrema ancora di salvezza nel deserto arido delle relazioni del terzo millennio. Un modo disperato, ma fortunatamente efficace, di ritrovare almeno un po’ di calore umano.
L’idea di una storia unica, e corale, che trova continuità nel susseguirsi di episodi prende forma nella scrittura di Evangelisti in un sovrapporsi di generi: la non fiction (più d’uno lo spunto attinto dalla cronaca o da una sua plausibile imitazione) si mischia a lampi di on the road, il minimalismo intimista al post minimalismo allucinato delle droghe (viste ormai come elementi di una drammatica quotidianità) e del sesso mercenario praticato per pagarsi lo shopping. “Chiedimi l’amicizia” non è un libro su internet, ma su come internet sta modificando, non sempre in negativo, anche i nostri comportamenti più intimi. Chiedimi l’amicizia è una disperata richiesta d’aiuto che contiene, insomma, ancora tanta speranza.

Mauro Evangelisti
Chiedimi l’amicizia
CartaCanta Editore
Pagg. 133, euro 14,00

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