giovedì 16 settembre 2010

leonardo express, bagagli a fiumicino, metro a e b: il calvario

copia e incolla da ilmessaggero.it

Mauro Evangelisti
A Roma c’è un terribile percorso di sopravvivenza. Parte dal binario 25 del Leonardo Express (il treno che per la non tanto modica cifra di 14 euro vi porta dai confini sadicamente remoti dalla stazione Termini all’aeroporto di Fiumicino) e arriva alle fermate della Metro A e B, sempre di Termini. Provate a farlo, nei due sensi, come un normale turista o come un romano che sta andando all’aeroporto o sta tornando a casa dopo un lungo viaggio. Trascinatevi dietro un trolley regolamentare, neanche tanto gigante, di quelli da dieci chili per i voli low cost. Beh, vi troverete ad affrontare una squallida, sfibrante e snervante sfida da ”Giochi senza frontiere”. O per essere un filo più attuale, almeno tre o quattro livelli di un game della Playstation fatto di cunicoli, scaloni, budelli delimitati da lamiere, cartelli criptici scritti a mano, desolazione dilagante. Welcome to Italy. Si dirà: ma è normale, ci sono i lavori in corso proprio per rifare e rendere più moderni i collegamenti fra la stazione ferroviaria e i treni della metro. Giusto, benissimo, meno male. Ma che ci voleva a organizzare meglio il percorso, a renderlo più accogliente, meno orrido, ad arricchirlo da cartelli di scuse per i disagi, di frecce magari non tracciate a mano, di riproduzioni di progetti su come diventerà quel benedetto collegamento che per ora sembra una pubblicità regresso: ci invita a non usare i mezzi pubblici. E’ solo un esempio di come accogliamo i turisti ma anche di come ci facciamo del male quando da romani e italiani siamo noi a dovere usare metropolitana, treni, collegamenti fino all’aeroporto. Dove, seconda mazzata, non troviamo lo scalo più bello del mondo, anzi. E dove spesso siamo costretti a volte a sfiorare l’ora di attesa per la restituzione della valigia (sempre meglio autoeducarci al solo bagaglio a mano, è ormai l’unica scappatoia). Sono solo due esempi di come accogliamo i turisti (e ieri Tripadvisor piazzava la Capitale come una delle città più pericolose per i borseggi). Ecco, Roma e il resto d’Italia devono avere davvero un fascino irripetibile se nonostante tutto questo i turisti continuano a venire. Ma quanti di loro tornano?

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