giovedì 23 luglio 2009

fuori onda

copia e incolla da ilmessaggero.it


di Mauro Evangelisti
«Sior Berlusconi, ma cosa mi combina...». Ecco, chissà se finirà così, con un Tapiro consegnato dal bravo Staffelli. Le registrazioni che girano su
internet da un po' di giorni suonano come la beffa delle beffe per l'editore televisivo Berlusconi che proprio sulla formula delle conversazioni rubate, delle telecamere nascoste, dei fuori onda ha fatto la fortuna (e i fatturati pubblicitari) di alcune delle trasmissioni più belle e più di successo delle sue tv.

Istruzioni per l'uso, prima di proseguire: questo non è un "Titoli di coda" pro o contro Berlusconi, si plachino subito le due tifoserie. Altra premessa: i dialoghi fra Patrizia D'Addario e Silvio Berlusconi che girano su internet non sono intercettazioni, ma registrazioni fatte di nascosto dalla intraprendente ragazza che forse sognava un futuro alle Iene.

Sbagliato registrare (e diffondere) conversazioni private? Certo. Però è anche il naturale sviluppo di un genere nato con le decine di fuori onda tranquillamente trasmesse in tv all'insaputa dei protagonisti da Striscia o dalle Iene. Con le telecamere nascoste per smascherare, anche con grandi meriti, il mago casareccio o il truffatore maldestro. Con la celebre conversazione telefonica registrata alla per altro indifendibile figlia di Wanna Marchi che minacciava una cliente, trasmessa decine di volte da Striscia.

Morale: il re delle tv che hanno alimentato il genere delle telecamere e dei microfoni nascosti, delle conversazioni rubate, dei fuori onda, è stato ripagato con la stessa moneta. A questo punto, consegnamogli il Tapiro e finiamola lì, perché questa storia fatta di lettoni, docce, tartarughine in regalo, a dire il vero, sta un po' annoiando.

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