giovedì 29 gennaio 2009

hong kong, il numero sfigato

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Non si può mai stare tranquilli. Ieri il South China Morning Post, quotidiano molto serio e curato in lingua inglese di Hong Kong, titolava tutta la prima pagina sulla sfiga. Sì, con l'apertura del nuovo anno cinese secondo tradizione nei templi taoisti si scelgono i bastoncini che corrisopondono a un numero. Bene, uno dei membri del governo di Hong Kong ha scelto il 27, portatore di sventura. E la notizia – con le diverse interpretazioni più o meno allarmistiche degli indovini – ieri era la prima, la più importante. Come se i quotidiani italiani il 2 gennaio avessero titolato a sette colonne sulle previsioni di malasorte per il 2009 sfornate dagli astrologi. Ma colpisce soprattutto altro: fra i grattacieli che sfidano il futuro, negli uffici delle multinazionali, in una delle appendici della grande potenza del ventunesimo secolo, dove regnano materialismo, concretezza, scienza, alta tecnologia la notizia del giorno diventa un numero che porta sfortuna. Si può sfidare il futuro costruendo grattacieli, ma si continua ad avere rispetto e timore del futuro imprevedibile. A proposito: pare che il numero 27 significhi lontananza e incomprensione fra chi governa e il popolo. Ma il numero è uscito a Hong Kong, non in Italia, sia chiaro.

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