mercoledì 12 ottobre 2011

tornando da auschwitz

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Non è giusto. A volte si parla delle nuove generazioni solo per gli errori che possono commettere o perché - esattamente come chi è stato giovane prima di loro - si mettono nei guai. Così ieri si è dovuto parlare di un gruppo di ragazzi romani che ha partecipato al Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau e, la notte prima di ripartire, in discoteca nella vicina Cracovia ha litigato con un buttafuori. Uno di loro si è preso un pugno ed è finito in ospedale con il naso rotto. Commenti dei benpensanti: vedi, da questi viaggi sui luoghi dell'orrore non imparano nulla, perché poi alla notte se ne vanno in discoteca a ubriacarsi. Non è così: quei ragazzi - due squadre di calcio, una femminile e una maschile, e gli studenti di un istituto professionale - si erano impegnati seriamente durante la visita ai campi di sterminio, anche quelli che sono poi andati in discoteca. Avevano ascoltato con attenzione e commozione la testimonianza di una sopravvissuta, fatto domande allo storico che gli ha illustrato il prodotto della follia nazista. Non deve essere quel brutto incidente, una birra di troppo e soprattutto la violenza stupida di un buttafuori di Cracovia a oscurare quanto di buono questi e tanti altri ragazzi fanno ogni giorno.

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