giovedì 23 giugno 2011

chi ha rubato la solitudine?

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Sta scomparendo la solitudine. Stanno svanendo le distanze. Gli addii. La noia. Il perdersi di vista. Sta succedendo lentamente, neanche ce ne rendiamo conto, ma questi anni Dieci stanno modificando le nostre vite. I telefonini stanno diventando più grandi e potenti e soprattutto smart. I computer più piccoli e portatili. I tablet, vabbè l'iPad, stanno a metà fra i due. La possibilità di connettersi è sempre più disponibile, economicamente e tecnicamente. Facebook, Skype, i forum, le vecchie chat, l'antichissima mail, messenger: saranno rapporti superficiali, ma sono sempre meglio della solitudine che, se ci pensate, era visto come uno spettro solo una decina di anni fa. Si dirà: non vale per gli anziani, coloro che quest'estate saranno sì condannati alla solitudine. Questo è vero purtroppo, ma solo in parte, perché anche fra chi ha superato i settanta sono numerosi coloro che sanno sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia. Stiamo superando le distanze, perché ormai non esistono più amici lontani, magari chiacchieriamo più spesso con la ex collega che si è trasferita in Giappone che con la vicina di scrivania noiosa. Ed è davvero difficile condannarsi alla noia, perché avremo sempre un supporto in tasca in cui ascoltare un po' di musica, leggere qualche news, commentare la foto di un amico su facebook, ubriacarsi con qualche giochino. Dice: ma la vita vera, le emozioni vere sono altre. Giusto, ma poiché non è che tutti i giorni possiamo incontrare il grande amore o commuoverci per la nascita di un figlio, mentre aspettiamo la metro possiamo sì leggere un buon libro ma a volte va bene pure giocare con Angry birds.

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