giovedì 2 giugno 2011

c'era una volta be bop alula

copia e incolla da ilmessaggero.it
di Mauro Evangelisti
Salvate il soldato Red Ronnie. Nella più assurda campagna elettorale del pianeta, in cui il sindaco uscente di Milano ha detto una balla contro il suo avversario proprio in chiusura di un dibattito tv, il resto della comitiva ha proseguito in una surreale sequela di accuse fantasiose. Al primo impatto, leggendo le sintesi a cui erano costretti i siti di news, pensavi che nelle redazioni fossero tutti impazziti. Da questa follia è nato di riflesso un vero e proprio genere di comicità. Su internet dilaga l'ironia sulle presunte colpe di Pisapia, giocando appunto sullo smarrito senso del ridicolo alla milanese. Bene, Red Ronnie sta pagando per tutti. Personaggio televisivo - il suo Be bop alula su Italia Uno una trentina d'anni fa era davvero innovativo ma il suo curriculum va ben oltre - oggi consulente della Moratti, nei giorni scorsi si è lasciato scappare una frase sfortunata sullo stop a un evento musicale («è l'effetto Pisapia»). Da allora la sua pagina su Facebook è stata occupata da chi ridicolizza la follia dei morattiani di incolpare Pisapia di tutti i mali del mondo. Alcune frasi sono pure molto divertenti, altre meno, ma soprattutto colpisce la potenza di fuoco: basta aggiornare la pagina ogni pochi minuti per leggere nuove battute. Red Ronnie alla fine si è arreso e sul suo blog ha scritto: «L'invasione che sto subendo da ormai 5 giorni nella mia pagina Red Ronnie di Facebook è qualcosa per me assolutamente inspiegabile. Un post al secondo, 80.000 in un giorno. Per questo ho abbandonato Facebook agli invasori». Come si vede, questa volta non dice che la colpa è di Pisapia. Ma al di là dell'ironia, forse una domanda andrebbe posta: la pagina su Facebook è qualcosa di molto personale, forse non dovrebbe essere tenuta fuori dalla battaglia politica?

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