giovedì 21 luglio 2011

sicurezza, sicurezza...

copia e incolla da ilmessaggero.it


Sulla sicurezza, a Roma, si va a mode passeggere. C'è stato il periodo degli accampamenti abusivi ed ecco tutte le forze concentrate in quella direzione. La movida violenta e si sono moltiplicate ordinanze e volanti schierate nelle piazze delle sbornie. E ancora: stazioni insicure - e sposta uomini a presidiare i binari - strade invase della prostituzione - e manda gli agenti a chiedere i documenti alle ragazze sul marciapiede.

Ora che a Roma si spara per strada si prende atto di un fenomeno che si conosceva ma che veniva lasciato sullo sfondo quasi non fosse importante. Lo ha spiegato l'altro giorno in un vertice in Prefettura il sottosegretario Alfredo Mantovano: «C'è una penetrazione della criminalità organizzata che sta acquisendo negozi, bar e ristoranti». E c'è una ridefinizione degli equilibri e delle zone di controllo della malavita (italiana e sembrava quasi ce ne fossimo dimenticati che i crimini non li commettono solo gli immigrati), per questo si spara per strada. Con un ultimo dettaglio su cui Mantovano è stato chiaro: non aspettatevi l'arrivano i nostri, la moltiplicazione di carabinieri e poliziotti: perché è già un grande risultato non avere tagliato. Più che d'interventi spot sulla moda del giorno, la sicurezza a Roma a questo punto necessita una strategia complessiva.

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