giovedì 21 luglio 2011

mani in alto e pagate

copia e incolla da ilmessaggero.it


di Mauro Evangelisti
Avevano detto: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Giuro, l'avevano detto. Infatti, ci pensano gli italiani a mettersi le mani in tasca per vedere se trovano ancora qualcosa. Dieci euro per pagare i ticket per quel genere di lusso che sono le analisi o una visita medica. A Roma e nel Lazio cercano pure qualche banconota per farsi carico delle aliquote maggiorate di Irpef (e Irap). E presto nella Capitale in un angolo delle tasche si darà la caccia anche a qualche moneta in più perché il biglietto dell'Atac (azienda a conduzione familiare) in un botto aumenterà del 50 per cento. Pensare che ci avevano promesso un mondo bellissimo, in cui non pagavi manco il bollo della macchina, una rivoluzione con lo slogan che appare lontano come un tormentone di Drive In «meno tasse per tutti». Intanto, il sindaco di Roma si diletta nell'ennesimo rimpasto perché doveva aspettare il Tar per accorgersi che c'è solo una donna in giunta (vedi a volte a distrarsi). Per premiare il merito arruola Rosella Sensi. E dopo quello del Gran premio di Formula Uno, tramonta anche il sogno del Grande parco della Romanità promesso dal vicesindaco invitato a togliere il disturbo perché non è donna.

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