giovedì 7 ottobre 2010

porci con le ali

copia e incolla da ilmessaggero.it

Mauro Evangelisti
Siamo simpatici italiani. Se uno dice che siamo dei maiali, lo invitiamo a pranzo. Mica come in Germania dove se un ministro dicesse che quelli di Berlino sono tutti porci lo caccerebbero a pedate; mica come in Francia dove se uno insultasse Parigi sarebbe radiato dalla politica; mica come negli Usa, dove se un collaboratore di Obama desse dei maiali a quelli di Washington, New York o anche di Tampa Bay farebbe una brutta fine. No, in Italia i romani si prendono l’insulto, ti invitano a pranzo, t’imboccano soavemente, e anzi ti offrono la piazza del centro di Roma per schierare tutti i tuoi amici leghisti con tanto di magliette verdi e simboli stranamente simili a quelli della scuola di Adro. Siamo simpatici italiani, puoi tranquillamente parlare al Senato e insultare gli ebrei, puoi essere il capo del Governo e raccontare barzellette con fugace bestemmia finale. Siamo simpatici, però poi ci scandalizziamo se un comico dice una parolaccia di troppo su Raitre - signora mia, che vergogna - e cacciamo un giovanotto dal Grande fratello, perché pure a lui era scappata la bestemmia.

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