giovedì 4 marzo 2010

fashion victim

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
In Italia la moda è importante. Anzi, le mode. Ci sono parole che magari imperversavano negli anni Novanta, poi sono finite nei cassetti, sembravano divenute desuete, un po' come i giubbini di pelle fucsia per le ragazze che nessuna oggi mette piú.

Una di queste era la parola corruzione (nel senso di lotta alla) che dopo aver suscitato tante passioni, rivolte, richieste di rinnovamento, riempito piazze si è sbiadita, passata via veloce come una canzone di Rihanna che alla fine stufa.

Ecco, al suo posto Lady Gaga, parole sacrosante come garantismo e giustizialismo (nel senso di lotta al) hanno dettato il ritmo anche di chi poco prima si scatenava con cappi, manette e lanci di monetine. Ma forse è mancato il giusto equilibrio.

Beh, da qualche giorno in Italia sembra che ci sia un revival della parola corruzione, la si cita sempre piú spesso (nel senso di lotta alla, almeno si spera). Forse torneranno anche le espadrillas

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