giovedì 4 marzo 2010

alfredo milioni come san suu kyi

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Il bello in Italia è che nessuno è mai responsabile di nulla: i partiti se la prendono sempre con qualche potere occulto, con qualche forza misteriosa che ha tramato contro di loro. Autocritica? Per carità. Meglio accusare leggi anacronistiche e paludose come quelle che chiedono timbri, firme e rispetto degli orari per la presentazione delle liste. Se qualcosa va male, si lamentano quasi fossero i partiti d’opposizione di Myanmar di fronte alle elezioni indette dalla giunta militare. Senza andare a inseguire paninazzi, faide interne, pasticci last minute, toghe rosse, radicali guerrafondai, una cosa va detta: i partiti scivolati nella macchia d’olio di questa normativa cavillosa e traditrice che ora corrono a lamentarsi sono al governo - con qualche pausa - praticamente da quindici anni.

Quale forza, occulta, misteriosa, maligna ha impedito loro di modificare le leggi che regolano la presentazione delle liste? Ah, forse erano troppo impegnati ad approvare sanatorie sulle multe fatte ai partiti che attaccavano manifesti abusivi.

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