giovedì 11 febbraio 2010

la faccia come il muro

copia e incolla da ilmessaggero.it

MAURO EVANGELISTI
Questa fa proprio ridere: da una parte i partiti preparano leggi contro quei delinquenti dei writers che sporcano i nostri muri; dall’altra, gli stessi partiti, in occasione di ogni competizione elettorale, imbrattano i muri con i manifesti dei loro candidati, i cui faccioni spesso sono un po’ più brutti delle immagini colorate disegnate dai più talentuosi fra i writers. Da una parte i partiti minacciano repressione severa contro chi sporca i nostri muri, dall’altra corrono ogni volta ad approvare sanatorie che cancellano le multe che hanno ricevuto per manifesto selvaggio, come raccontato ieri sul Messaggero dal nostro Claudio Marincola. Come dire, i partiti che vogliono colpire i writers hanno la stessa credibilità di un padre alcolizzato che dice al figlio liceale di non farsi le canne. Più chiaramente: i writers che imbrattano i muri vanno fermati e colpiti, però i partiti - quelli tanto bravi a parlare di legalità - dovrebbero essere i primi a dare l’esempio. Per queste regionali, a Roma, candidati e sindaco hanno promesso maggiore rispetto delle regole. Per ora gli effetti non sono manifesti.

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