giovedì 5 febbraio 2009

nettuno ti può giudicare

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Alcuni ragazzi danno fuoco a un barbone e per poco non lo uccidono. Già sentita questa notizia? Nettuno? Sbagliato. Rimini, 11 novembre, nemmeno tre mesi fa. La stessa demente follia di Nettuno. Non ricordate i titoli di apertura dei telegiornali e dei quotidiani? Non ricordate le lunghe dirette dei talk show? Non ricordate il presidente del Senato che va a fare visita al barbone morente di Rimini? No, non lo ricordate perché i titoli ci furono, ma con caratteri più piccoli, i talk show furono meno appassionati, il dibattitto e la mobilitazione delle più alte cariche dello Stato meno evidente. Come mai? Un barbone a fuoco a Rimini vale meno di un barbone a fuoco a Nettuno? Certo, nell’ultimo caso c’era anche la preoccupazione che si trattasse di un’esplosione di xenofobia dopo il caso di Guidonia. La spiegazione però può essere anche un’altra. Nettuno è Roma e l’effetto di ciò che succede a Roma si moltiplica per dieci. E questo, a volte, non aiuta a mantenere i nervi saldi. Prendiamo Guidonia, sempre alle porte di Roma: cinque stranieri aggrediscono una coppia, chiudono lui nel bagagliaio, violentano lei. Giustamente, lo sdegno ha attraversato il Paese, si è parlato di emergenza criminalità, il sindaco di Roma ha chiesto risorse al Governo. Bene, in quegli stessi giorni la lista delle violenze sessuali, altrettanto feroci, era assai lunga: in Calabria, a Milano, in provincia di Ragusa (addirittura qui con la stessa indegna modalità di Guidonia). Eppure, il messaggio che sta passando è che sia Roma l’epicentro dell’insicurezza quotidiana. Avvenne anche in occasione del delitto di Giovanna Reggiani. Roma - sia chiaro, giustamente - si ribellò al degrado che avanzava, agli accampamenti abusivi senza controllo, alle stazioni buie. Anche in quel caso, intervenne il Governo. In quei mesi il Nord Est viveva il damma delle rapine in villa violente e feroci. E la Lega si arrabbiò: perché tanta attenzione solo su Roma? A proposito: secondo voi nel 2007, l’anno del delitto Reggiani e dell’esplosione del problema sicurezza a Roma, ci sono state più violenze sessuali a Milano o nella Capitale? Milano 444 violenze sessuali, Roma 320 (dati della Direzione centrale della Polizia criminale, sono su www.interno.it). Eppure, allora si parlò di crisi del modello Roma, non di crisi del modello Milano. Si torna ai delinquenti che bruciano i barboni in provincia di Roma e quelli che lo fanno in provincia di Rimini. Ciò che succede nella Capitale, è evidente, suscita reazioni più intense. Non è sbagliato, Roma a lungo ha sottovalutato i problemi. L’importante è comprenderne i confini. Valutare la città e la sua provincia per ciò che sono. Senza passare dalla giusta attenzione alla irrazionale paranoia.

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