sabato 31 maggio 2008

copia e incolla da il messaggero: sballo, viagra e cocaina

di Mauro Evangelisti
ROMA (31 maggio) - Notti chimiche, notti bianche e blu in cui mescolano cocaina e Viagra. Anche a diciotto anni appena compiuti, a volte anche a quindici, sedici. Sull’Ostiense o a Trastevere, a Testaccio o sulla strada verso il mare. Il botéllon, il pieno di alcol alla spagnola, nei parcheggi delle discoteche, può essere solo un appetitizer, un antipasto. La notte è lunga. «Ce ne siamo accorti da almeno un anno, con più frequenza da sei mesi... Vai a soccorrere il ragazzo di sedici anni che verso le quattro resta a terra immobile. Parli con i suoi amici e alla fine scopri che ha preso la cocaina e il Viagra. Alcol e Viagra. Extasy e Viagra. A sedici anni, a vent’anni, perfino a quattordici, nei casi più rari. Non ti aspetti che un ragazzetto abbia bisogno della pasticca blu per eccitarsi, pensi che il Viagra non serva ai giovanissimi. Ma il problema vero è che questi ragazzi stanno diventando dei piccoli chimici. Non è che si drogano semplicemente, come si faceva una volta (e già questo era pericoloso). Si preparano una combinazione di sostanze: quella A deve compensare la B, la sostanza C deve andare limitare D. Se li senti parlare lo dicono loro stessi: non parlano più di coca, di extasy, di Mdma, di droga. Parlano di sostanze». Venerdì sera, la quiete prima della tempesta. Livio De Angelis, 40 anni, è il direttore unità operativa Roma centro del 118. Mese dopo mese, ha imparato a decriptare quanto avviene nelle tribù dopate della vita notturna romana. Sempre più piccoli, sempre più sballati.
La ricetta dei cocktail. «A volte - racconta De Angelis - penso che ad aiutare questi ragazzi ci sia qualcuno più grande, più esperto, che spiega loro come dosare le diverse sostanze, come combinarle. Così, alla fine non prendono solo la cocaina o solo l’extasy. No, ricorrono, nella stessa notte, a un ampio ventaglio di sostanze. E questo ci mette in seria difficoltà quando andiamo a soccorrerli se si sentono male. Arrivi, trovi il ragazzetto accasciato a terra che magari non è neppure in grado di parlare. E non sai che fare. Perché se uno ha un arresto cardiaco perché ha esagerato con la cocaina, sappiamo cosa dargli. Ma se quello ha preso cinque, sei sostanze diverse, se ha mescolato l’energy drink con la pasticca, la coca con il Viagra, poi non sai come muoverti. Perché invece di aiutarlo rischi di peggiorare le cose».
Coca and Viagra. Venerdì notte è la madre di tutte le notti, quella in cui si deve andare a letto più tardi, si deve osare sempre di più, si devono provare e cercare emozioni più intense. Premessa: si sta raccontando un estremo, non la normalità dei tanti giovani romani che magari si limitano semplicemente a pizza e cinema. Ma è un estremo che si sta allargando. Pericolosamente. «Il venerdì è agitato anche più del sabato - spiega ancora De Angelis - Attenzione, però, in una città come Roma ormai non esistono notti tranquille. Molti ragazzi, dai quindici anni in su, spesso escono anche nelle altre sere della settimana. Altro che sabato sera. E sa che succede? Succede che non si accontentano più di prendere la cocaina. Perché ti dà sì una sensazione di sovreccitazione, ma dall’altra parte rischia di inibirti o ridurre l’attività sessuale. Allora intervengono con il Viagra, che prendono quasi fosse una caramella. Senza rendersi conto del rischi che corrono. Ho soccorso dei giovanissimi che avevano esagerato con coca e Viagra».
Sextasy. Chiariamo: da molti anni, fra i trentenni, i quarantenni, cinquantenni, erano frequenti i casi di chi abbinava cocaina e Viagra. «Ma fra i giovanissimi a Roma, è un fenomeno relativamente nuovo. A volte è coca e Viagra, a volte è alcol e Viagra, a volte extasy e Viagra». Quest’ultima combinazione da almeno cinque anni ha già avuto una sua definizione, l’hanno chiamata Sextasy. Ma l’onda blu della pasticca che favorisce l’eccitazione sessuale ormai non riguarda solo Roma, ma anche tante altre città d’Italia. Solo un esempio: qualche giorno fa a Padova il Sert della zona ha denunciato la diffusione di droghe sintetiche, cocaina e Viagra fra gli adolescenti. Aggiunge De Angelis: «A Roma circola di tutto. Nel corso del mio lavoro notturno mi è capitato di avere a che fare con ragazzi che sniffano la cocaina, ma allo stesso tempo prendono anche una pasticca di betabloccanti, tipo l’Inderal. Vale a dire il medicinale che somministriamo quando qualcuno ha dei problemi con la cocaina. Si sentono tutti farmacisti, ma non si rendono conto che così combinano solo guai. Tutto è in linea con questa scelta dei più giovani di non limitarsi ad un’unica sostanza. Circola chetamina, Mdma, in generale fra i ragazzi vanno le lifestyledrugs. Per loro - ovviamente per una parte di queste generazioni, non per tutti - la serata con una birretta al pub è una serata sprecata»
Cosa rischiano. «Verso le 3, specialmente al venerdì notte, inizia il grosso del lavoro per le nostre ambulanze. Per arrivare al top dopo le 4. Nelle notti più agitate soccorriamo anche una cinquantina di giovani solo in centro. Le ragazze, anche quattordicenni e quindicenni, ultimamente bevono tantissimo alcol. E stanno male. Rispetto al passato riceviamo un po’ meno chiamate da Testaccio, sono in aumento invece quelle dall’Ostiense e da Trastevere. A questi ragazzi andrebbe sempre ricordato che la cocaina provoca l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, molto spesso aritmie cardiache potenzialmente letali. Il Viagra, se si esagera, con la vasodilatazione periferica, porta a una ipotensione grave, fino allo choc. Per non parlare delle conseguenze indirette. Ogni sera, con le ambulanze, vediamo con i nostri occhi quanti incidenti stradali sono causati dall’uso senza controllo di alcol e droghe. Ecco, anche questa a Roma è una reale emergenza: chi guida ubriaco o sballato è pericolosissimo. Un tempo a Roma l’investimento di un pedone era un evento raro. Ora sta divenendo frequente. Chi è alla guida dell’auto secondo lei è sempre lucido?».

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