giovedì 14 ottobre 2010

gf cile

copia e incolla dal ilmessaggero.it

Altro che Grande Fratello: il vero reality arriva dal Cile


di Mauro Evangelisti
Lunedì comincia l’undicesima edizione del Grande Fratello. Sì, che ci piaccia o non ci piaccia, sono undici anni che ogni tanto uno sguardo su quanto succede nella casa lo buttiamo; abbiamo imparato a rivalutare alcuni dei concorrenti delle prime edizioni - dal bravo e sfortunato Pietro Taricone a uno degli attori più apprezzati del cinema italiano, Luca Argentero -; ci siamo francamente annoiati per le ultime edizioni (del vincitore del Gf10 ricordiamo soprattutto gli eccessi e magari non è neppure colpa sua).

Ma il vero grande fratello reale, non reality, è finito in queste ore, con il ritorno alla superficie dei 33 minatori cileni intrappolati a 600 metri di profondità per oltre due mesi. Grazie a una telecamera hanno rilanciato all’esterno le loro immagini quotidiane di prigionieri in attesa di essere liberati e conquistato l’attenzione di tutto il mondo, tanto che ieri Bbcnews e Skynews ma anche i siti internet più importanti, hanno assicurato la diretta sull’“uscita dalla casa” dei minatori in quel minuscolo e miracoloso ascensore.

E anche lì non poteva mancare un risvolto gossip, perché la realtà imita i reality, come la storia della moglie e dell’amante del ventunesimo minatore risalito, Yonny Barrios. Le due donne, secondo le migliori tradizioni, hanno scoperto la rispettiva esistenza quando si è trattato di chiedere il contributo economico riconosciuto alle famiglie.

Titolo, fra i milioni di titoli, di un giornale cileno che rende bene l’idea: “Yonny Barrios: el minero atrapado al que se lo pelea la esposa y la amante” (la traduzione non serve). Ecco, di sicuro quel minatore è molto contento di essere uscito, ma nelle prossime ore - travolto dall’affetto di moglie ed amante - rimpiangerà la calma della prigionia sotterranea.

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